Le uova di Pier

Sabato 16 aprile alle ore 17,00, presso la galleria del Museo Civico, inaugura la mostra ‘Le Uova di Pier’, un’incredibile collezione di uova di struzzo e d’oca intagliate e dipinte interamente a mano dall’artista Pierangela Zammarini che ci racconta il suo lavoro in queste parole:
“Quando mi prendeva la vena artistica andava bene qualsiasi superficie: sabbia, lamiera, vetro, legno, una lavagna e ovviamente la prima pagina di qualsiasi quaderno. Purtroppo i pastelli erano pochi e quando si rompeva la punta per me era una tragedia perché non avevo un temperino e bisognava correre da papà, che con il suo coltellino mi aiutava a fare di nuovo una punta alle mie matite, se aveva tempo. Da grande bisognava lavorare e non c’era più tempo per colori o disegni, ma il caso ha voluto farmi lavorare nelle fabbriche di bambole e serviva qualcuno che ritoccasse loro il trucco, dipingesse occhi, bocche e vestiti, oltre a fare molta attenzione nel confezionarle. Potevo permettermi di avere matite, colori e tutto quello che mi serviva per sfogarmi ma, aimè, la fanciullezza se ne era andata!
Sono andata in pensione e qualche anno fa una parente mi ha regalato un uovo di struzzo, era la prima volta che ne vedevo uno e, osservando la sua superficie bianca e liscia, mi ha preso questa “frenesia”…niente è più riuscito a fermarmi!
Le prime uova erano solamente dipinte con paesaggi di montagna, mare e stagioni con i loro colori e forme. Avendo poi a disposizione trapanini e fresine per restaurare statuette di gesso, ho cominciato a provare su queste particolari superifici e… sto continuando tutt’ora. Dai paesaggi dipinti con fiori, frutti e foglie sono passata al traforo, togliendo semplicemente il guscio in eccesso attorno ai soggetti; invece di scurire con la matita, uso il trapano.
Alle mie uova solitamente cerco sempre di aggiungere un piedistallo in legno che disegno io con un tornio, in questo modo sento di completarle veramente al 100% e una volta finite sono di tutte le forme e i colori. Non ci sono due uova identiche nella mia teca, ognuna di esse è un pezzo unico.
Mi piace far conoscere la mia arte, mi permette di far scoprire qualcosa in più di me in modo da comprendere al meglio quello che provo quando creo questi lavori.”
Pierangela Zammarini