Giacinto Zanoni & C., 1919

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Carta intestata della G. Zanoni & C., risalente al 1920.

 

 

La Società Anonima G. Zanoni & C. è nata nel 1919. In una relazione conservata presso l’Archivio di Stato di Mantova, scritta intorno al 1920 dal ragionier Mario Ferrari leggiamo: “Fabbrica giovane ma piena di promesse. Sorse per la volontà di alcuni operai e capi della Furga staccatisi da essa ….. Il Direttore Sig. Zanoni è un operaio. Intelligente e pieno di garbo coi clienti e visitatori si mostra all’altezza della sua posizione coadiuvato dalla splendida armonia che regna fra i suoi operai dipendenti. Pronto ad accogliere un consiglio apprezzabile da qualun-que parte gli venga, sta in questo momento perfezionando tutti i tipi di giocattoli. I cavalli a dondolo, gareggiano per fattezze coi migliori visti alla Fiera Campionaria di Milano, pur essendo di prezzo notevolmente più basso. Le bambole manifestano una cura assidua in ogni particolare che le rende superiori a quelle della Furga. Articoli principalmente fabbricati: cavalli a dondolo e su assicella, carrettini, bambole (dalle più piccole alle più grandi), battipiatti. Altra specialità della Zanoni anzi precisamente del Sig. Zanoni sono le calzaturine veramente graziose e ben curate delle bambole”.

Giacinto Zanoni rispondendo ad un questionario sull’industria del giocattolo della Camera di Commercio di Mantova in data 14 aprile 1920, alla domanda “Quali sono i prodotti fabbricati?” egli risponde: “Pianoforti giocattolo con e senza semitoni intonati rappresentanti novità assoluta avendo definitivamente assolto il problema del gingillo istruttivo e perfezionato sotto ogni rapporto. Unica fabbrica in Italia di tale prodotto“. E prosegue: “Si fabbricano anche timpani a pestello intonati, scarpette e calzette pei quali articoli non si teme concorrenza di finitura né di prezzo avendo ottenuto la massima perfezione di produzione. Le bambole infrangibili imitazione porcellana (ndr il pastello) hanno raggiunto nel gusto e nell’esecuzione il tipo Germanico. Altri prodotti come Babì (bambolotti beventi), cavalli sciolti e a scocca, battipiatti, mucche di cartapesta, carri, carrette e carrozzini sono tutti ugualmente trattati con metodi sconosciuti fino ad ora dalle principali Fabbriche Giocattoli Italiane“.

Il 14 maggio 1927 la ditta viene sciolta: Giacinto Zanoni lascia l’azienda, per ragioni a noi sconosciute. Ma, visti i documenti relativi alla ditta A.G.A., si può pensare che la struttura produttiva resti tale ed i soci (accomandatari e accomandanti) continuino la produzione con la nuova intestazione.

Anche Giacinto Zanoni continua il suo lavoro, e fonda la G. Zanoni & Figlio, che aveva sede in Via Garibaldi (angolo viale Rimembranze) al n. 66. Il marchio di questa nuova impresa è la sigla GILZ (Giocattolo Italiano Lavorazione Zanoni), posto in un tondo con il disegno di una cetra. Ma purtroppo questo è tutto ciò che ci è dato sapere della nuova avventura produttiva di Giacinto Zanoni.