Grazioli Giochi, 1963
La doppia G della Grazioli Giochi nasce nel 1963. Quando l’azienda si trasforma, a metà degli anni ’70, in Grazioli spa, Grazioli Giochi diventa il nome di una delle sue linee produttive, insieme a GrandSoleil (per i mobili da giardino) e, più tardi, SoleGiochi (per i giochi all’aria aperta) e Furga Collection.
Fondata nel 1963 da Vittorio Grazioli, l’azienda inizia a produrre passeggini e carrozzine per bambola, in ferro, in un piccolo stabilimento di Mosio (frazione di Acquanegra sul Chiese) e conosce subito un rapido sviluppo: gli iniziali 9 dipendenti, nel 1972 erano già 170. Nel 1991 i dipendenti avrebbero raggiunto quota 500.
Nel 1974 la Grazioli si trasferisce a Canneto e nel 1976 effettua la sua prima e decisiva diversificazione, acquistando un’azienda di mobili da giardino. In questo modo coglie tre obiettivi: controbilanciare la stagionalità invernale del giocattolo con quella estiva del nuovo prodotto; sfruttare le sinergie di fabbricazione (la materia prima – il tubo metallico – era la stessa) e di distribuzione; entrare in un settore che prometteva un forte sviluppo. I numeri hanno dato ragione a Grazioli: negli anni ’90 il 60% del fatturato della sua azienda viene dai mobili (in ferro o in duraresina) ed il marchio Grand Soleil (la sua linea di arredo esterno) rimane tuttora il primo del settore in Italia.
Nel 1976 Grazioli, Furga, Peg e Lamdatoys costituiscono Giochitalia, un consorzio di servizi di marketing, promozione e commercializzazione: l’intento è quello di rafforzare la loro capacità di penetrazione del mercato. Nel ’76 la Furga, in cattive acque, viene rilevata dagli altri soci di Giochltalia e di fatto entra nell’orbita della Grazioli.
Intanto il ferro è stato ormai sostituito dalla plastica che, pur consentendo di conservare le originali sinergie produttive fra giocattolo e arredi da giardino, permette di introdurre nuovi e innovativi articoli. Nel 1992 la Grazioli ha definitivamente incorporato la Furga, divenuta una delle suo linee produttive. D’altronde, le vendite di bambole contavano ormai per appena il 10% del fatturato del Gruppo, meno degli altri giocattoli, che venivano venduti con i marchi Sole Giochi (segmento aria aperta: secchielli, palette, carriole, pisci-nette) e Grazioli Giochi (i prodotti storici).
Nel 2000 la Grazioli spa è entrata a far parte del gruppo GioStyle di Bergamo e la produzione di bambole è stata abbandonata, mentre continua quella di giocattoli in plastica. Nel 2005 cambia ancora nome, diventa ViviVerde, mentre la produzione rimane invariata: giocattoli in plastica e mobili da giardino.