La Collezione
La Collezione del giocattolo di Canneto sull’Oglio ha una storia lunga e “sofferta”.
Nell’ottobre del 1976 si tiene a Canneto una prima mostra di bambole e giocattoli d’epoca. Curata dalla Pro Loco “La Fonte”, viene allestita in piazza Matteotti (l’antico Monte di Pietà). Al termine della mostra, realizzata grazie a prestiti di privati cittadini, ciascun pezzo viene restituito al legittimo proprietario e, intorno alla proposta di creare un museo della bambola nel nostro paese, cala il silenzio.
Nell’ottobre del 1984 è ancora la Pro Loco a presentare una seconda edizione della rassegna, allestita sempre nelle sale dell’ex Monte dei Pegni. Questa volta, però, non tutto il materiale prestato per l’allestimento viene riconsegnato: molti collezionisti, e fra questi la famiglia Superti Furga, lasciano i loro giocattoli a disposizione dell’Associazione. Nasce così il primo nucleo di una Mostra permanente del giocattolo che, custodita nel Palazzo Municipale, consiste in una cinquantina di bambole diverse e qualche giocattolo e, negli anni seguenti, si arricchisce grazie a piccole ma significative donazioni di privati.
Nel 1990 arriva la donazione della famiglia Pagano. In memoria del figlio Mauro – scenografo e costumista di fama – i genitori donano al Comune la sua collezione di bambole e accessori vari, che consta di oltre 100 pezzi. Non tutto il materiale può essere esposto e, per mancanza di spazio, si devono mescolare bambole diverse per epoca, tipologia e materiali di costruzione.
Nel frattempo, alcuni ricercatori locali conducono un lento lavoro di studio e recupero di altre bambole e giocattoli, di modelli in gesso, documenti d’archivio, vecchie fotografie di esposizioni fieristiche e reparti di produzione, cataloghi di ditte locali e, soprattutto, intervistano operai, tecnici, imprenditori.
Nel 1993 si assiste ad una vera e propria scoperta “archeologica”: la soffitta del Palazzo Furga viene aperta e vi vengono reperiti centinaia e centinaia di pezzi. Bambole in cartapesta, colaggio e biscuit, cavalli giocattolo, modelli di teste in gesso, prototipi, fotografie e documenti sono riportati alla luce. A questo punto l’ex Monte di Pietà diventa realmente troppo piccolo per contenere tutto il materiale recuperato.
I cavalli giocattolo ritrovati nel Palazzo Furga – dopo il necessario intervento di restauro – vengono esposti, nell’ottobre dello stesso anno, in una mostra allestita nella platea del Teatro Comunale Mauro Pagano, dal titolo “II cavallino dipinto”. Questa mostra costituisce una sorta di banco di prova per la formazione di un gruppo di lavoro che si occupi del trasferimento e dell’ampliamento della Mostra permanente del giocattolo, che finalmente assurge al rango di Museo.
Inaugurato il 24 settembre del 1994, il Museo Civico è allestito nelle sale del Centro Sociale di piazza Gramsci, edificio scolastico di fine ‘800 completamente recuperato. Oltre alla Collezione del giocattolo, dedicata alla memoria del Commendator Giulio Superti Furga (ultimo componente della famiglia Furga a dirigere la storica azienda), esso ospita l’EcoMuseo Oglio-Chiese, dedicato al territorio, alla sua storia, alle genti che in passato, su questa terra compresa tra i due fiumi che proprio a Canneto incrociano i loro corsi, hanno saputo sopravvivere, crescere e prosperare.
Nel maggio del 2009 il Museo Civico di Canneto sull’Oglio chiude per un’importante ristrotturazione e per la messa a norma. Nel frattempo l’Associazione si impegna nella catalogazione di tutti i beni riferiti alla raccolta che vanta oltre 5000 pezzi tra documenti, stampi, attrezzature e naturalmente giocattoli, sopratutto bambole.
Il 28 settembre del 2013, in occasione della ventesima borsa scambio, viene inaugurato il nuovo Museo Civico, completamente ristrutturato e con la mostra temporanea ‘Pinocchio around the world’ a cura della Fondazione Nazionale Carlo Collodi.