GIANNINO

1

Foto 1 – Giannino, conservato presso il Museo Civico di Canneto sull’Oglio (Foto di Gianluca Bottarelli, proprietà Museo Civico di Canneto sull’Oglio, Collezione del Giocattolo Giulio Superti

 

 

SCHEDA TECNICA

 oggetto: Bambola

soggetto: Giannino

genere e carattere: bambole caratteriali

produttore: F.I.B.A., Canneto sull’Oglio (Mantova)

epoca: dopo il 1965

materia: testa in vinile morbido, busto e arti in polietilene

misure: altezza cm 45

stato di conservazione: buono

incisioni e/o marchi: nessuno

numero di inventario: 3927

data di acquisizione: 01/11/2014

note descrittive: occhi: in plastica, mobili, con ciglia, colore azzurro; bocca: chiusa,   dipinta; capelli: sintetici, colore rosso

abito: cappello in feltro blu con nastro, casacca pied de poule bianco e blu con fiocco blu e colletto bianco, pantaloni alla zuava, stivali in finta pelle blu come la cintura, calze in cotone blu

NOTIZIE STORICO-CRITICHE

Giannino ne ha combinata un’altra: con una stupenda canna da pescare con la lenza e tutto l’occorrente e che si smonta e diventa un bastone, che mi ha dato mia sorella Virginia1, sono entrato nelle nelle sale del Museo Civico di Canneto sull’Oglio e mi son messo a pigliare le bambole. Quattro sono finite nel mio retino e non so quante altre ne sarei riuscito a prendere se non fossero arrivati i carabinieri.

Abbiamo voluto scherzare anche noi provando a scrivere poche righe di una pagina de Il giornalino di Gian Burrasca per immaginare una visita di Giannino Stoppani alla Collezione del Giocattolo. Ma, fortunatamente per le nostre teche e le nostre bambole, i visitatori che avranno l’occasione di venirci a trovare vedranno solo una bambola di nome Giannino, che si rifà appunto al celebre personaggio Giannino Stoppani, noto a tutti come Gian Burrasca, nato dalla penna di Vamba, pseudonimo di Luigi Bertelli. Il suo romanzo fu scritto nel 1907, pubblicato dapprima a puntate sul Giornalino della Domenica tra il 1907 e il 1908, poi in volume nel 1912.

Foto 2 – Il ritratto di Giannino Stoppani in una vignetta del Giornalino di Gian Burrasca.

Foto 2 – Il ritratto di Giannino Stoppani in una vignetta del Giornalino di Gian Burrasca.

Gian Burrasca è il figlio minore e unico maschio in una famiglia nobile composta da: le tre sorelle Ada, Luisa e Virginia, la mamma e il babbo. Quando compie nove anni riceve in regalo dalla madre un diario, o “giornalino” del titolo, in cui comincia a scrivere tutto ciò che gli capita…. L’azione che viene descritta si svolge in poco più di 5 mesi, da mercoledì 20 settembre 1905 a venerdì 2 marzo 19062.

La bambola, prodotta in vinile dalla ditta F.I.B.A. di Canneto sull’Oglio, è stata inserita nella sezione dedicata ai personaggi della letteratura e della televisione. Veste l’abito che è noto a tutti sin dalla prima pagina del giornalino poiché compare nella nota dei regali avuti finora in occasione del suo compleanno: 2.° Un vestito a quadrettini che mi ha dato mia sorella Ada, ma di questo non me importa nulla, perché non è un balocco3. Ma, anche se a Gian Burrasca questo regalo desta poco interesse, viene subito indossato e rimane uno degli elementi caratteristici del suo personaggio, tant’è che in tutti i disegni del volume il nostro eroe indossa lo stesso abito!

Il romanzo di Vamba ha conosciuto nel tempo una grande fortuna critica, tanto che nel 1943 Sergio Tofano dirige un film intitolato Gian Burrasca mentre, nel 1964, la RAI realizza uno sceneggiato televisivo diretto da Lina Wertmüller con una giovanissima Rita Pavone nei panni di Giannino4.

Ed è dal successo di tale sceneggiato (basti pensare che Rita Pavone guadagnò le vette delle classifiche musicali con la canzone Viva la pappa col pomodoro, cantata spesso con gli stessi abiti del personaggio), che la F.I.B.A. decide di mettere in produzione la bambola.

3 4

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Foto 3 e 4 – A sinistra Rita Pavone mentre interpreta Giannino nello sceneggiato televisivo del 1964; a destra la copertina del disco che tra le altre canzoni raccoglie anche Gian Burrasca. (Collezione privata).

La bambola è alta 45 centimetri, ha testa in vinile, mentre il busto e gli arti sono ancora in polietilene soffiato. Non presenta incisioni o marchi, mentre sulla schiena è inserita la voce mamma. Gli occhi azzurri e i capelli rossi cercano di imitare al meglio il personaggio.

L’abito segue fedelmente il Gian Burrasca della televisione: cappello in morbido feltro blu con nastro, la famosa casacca pied de poule bianco e blu con fiocco blu e colletto bianco, i pantaloni alla zuava, gli stivali e la cintura in finta pelle blu, con calze in cotone blu.

La bambola è conservata ancora nella sua scatola in cartone originale, parzialmente integra, e caratterizzata da un disegno nel quale, sotto un cielo azzurro con poche nuvole bianche, si vede un piccolo sentiero che conduce ad una casupola di campagna. Ai lati della strada, incorniciata da fiorellini, troviamo alcuni funghi, una lepre e una ranocchia.

Negli anni seguenti la F.I.B.A. andò in produzione con una linea di bambole denominate I Frugolini, dove l’abito di Gian Burrasca ricompare, indossato stavolta da un maschietto biondo.

5 6

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Foto 5 e 6 – A sinistra l’interno della scatola originale con il disegno raffigurante una strada di campagna e a destra il primo piano di Giannino (Foto di Gianluca Bottarelli, proprietà Museo Civico di Canneto sull’Oglio, Collezione del Giocattolo Giulio Superti Furga).

7

Foto 7 – Pubblicità della F.I.B.A. con la serie de I Frugolini (Proprietà Museo Civico di Canneto sull’Oglio, Collezione del Giocattolo Giulio Superti Furga).

Note

 

 

  1. Il giornalino di Gian Burrasca (Giunti Junior, Prato, 2007), p. 7.
  2. http://it.wikipedia.org/wiki/Il_giornalino_di_Gian_Burrasca
  3. Il giornalino …, cit, p. 7.
  4. Lo sceneggiato andò in onda in otto puntate il sabato sera dal 19 dicembre 1964 al 6 febbraio 1965 e ripreso più volte dalla programmazione RAI.