VIOLA

 

 

oggetto: Viola

genere e categoria: bambola damina

produttore: Luigi furga & Co., Canneto sull’Oglio (MN)

epoca: 1957

numero di inventario: 3863

stato di conservazione: ottimo, con scatola originale

proprietà: Comune di Canneto sull’Oglio

donazione: Bassetti Marina – Varese

 

 

DESCRIZIONE

Testa:

– materiale: polistirolo

– marchio: assente

– occhi: plastica, dormienti con ciglia

– capelli: rayon

Corpo:

busto

– materiale: polistirolo

– marchio: assente

braccia

– materiale: polistirolo

gambe

– materiale: polistirolo

altezza: 47 cm

 

ABITO:

  • originale: si
  • descrizione: abito in taffetà e pizzo, inserti floreali su gonna, corpetto e tra i capelli.

 

 

INFORMAZIONI:

 

Nel corso della sua lunga storia, la Furga ha prodotto migliaia di bambole, tutte caratterizzate da una cura estrema dei particolari, ma le sue damine sono state quelle dove la perizia esecutiva, l’originalità dell’abbigliamento, la qualità dei materiali e delle confezioni è stata portata alla perfezione.

 

Fotografia della produzione Furga della metà degli anni ’50 del ‘900 (Archivio della Collezione del giocattolo Giulio Superti Furga – Canneto sull’Oglio)

 

 

Viola è stata donata alla Collezione del giocattolo da Marina Bassetti (Varese): era stata regalata alla madre, Luciana Aspesi nel 1957 per il suo matrimonio con Tullio Bassetti.

Luciana Aspesi con la sua bambola, 1957

Negli anni ‘50/’60 del ‘900 era molto diffusa l’usanza di donare alle spose una damina come questa, che poi trovava posto al centro del letto coniugale: un segno augurale per una vita matrimoniale felice e benedetta dalla nascita di molti figli.

Il concetto di “bambola sul letto” è stato espresso dalla dr.ssa Elisabetta Simeoni che, in un articolo del 1987 apparso ne La ricerca folklorica, spiega come essa rappresenti una “raffigurazione della totalità femminile. E’ la sposa all’apice delle sue capacità creative e della sua funzione sacra o cosmica”.

Cfr, Piera Micheletti, Bambole italiane. Guida per il collezionista, Edizioni del Cerro, Tirrenia (Pisa), 1994