S.I.G., 1946-1947 e Nuova S.I.G., 1964
1 – Marchio della S.I.G., dato a decalcomania sui suoi giocattoli in legno fra il 1947 ed il 1962. E costituito dallo stemma del Comune di Canneto sull’Oglio – torre merlata affiancata da due canne palustri – e la sigla S.I.G.: la I è poco visibile, dal momento che è disegnata sulla torre.
2 – Nel 1964, e sino alla fine degli anni ’80, l’azienda si trasforma in NuovaSIG, con il nuovo marchio.
Intorno al 1940, Elio Mauroner, Bruno Zanoni e Teresa Dossena fondano una piccola azienda – che portava il nome di quest’ultima – per la produzione di zoccoli in legno e carretti giocattolo. Nel 1942, nella gestione dell’impresa, subentra Luigi Biolchi. Intorno al 1946-1947, dopo aver proseguito nella produzione originaria, egli dà vita alla S.I.G. (Società Italiana Giocattoli): a poco a poco abbandona la produzione di quelle rudimentali calzature ed inizia a produrre barche, culle, piccoli mobili per il gioco delle bambole. Ma il prodotto più importante della S.I.G. è costituito dai pianoforti verticali, in legno. I giocattoli S.I.G. sono caratterizzati da una decorazione ad effetto “marmoriz-zato” e “spatolato”. Nel 1962 cessa la produzione, per riprendere nel 1964 con la ragione sociale NuovaSIG, diretta da Aldo Biolchi. Continua a produrre pianoforti e piccoli mobili mentre, nel 1971 – con il subentro nella gestione di Duilio Lupi – si dedica alla produzione di fortini, fattorie, teatri, mobiletti in compensato e pioppo e anche giocattoli in plastica, come l’Autoparking.
Dalla fine degli anni ’80 agli anni ’90 la NuovaSIG ha lavorato conto terzi per altre ditte locali di giocattoli.