Vagliani Giocattoli, 1972
La storia di questa azienda inizia nel 1972, quando i fratelli Giovanni e Ferdinando Vagliani, cannetesi, costruiscono un capannone a Casalromano e, nell’anno successivo, lo attrezzano per la produzione completa di giocattoli e bambole. La ditta, cioè, provvede allo stampaggio del pvc a rotazione delle teste e delle braccia delle bambole, mentre soffia il polietilene per i corpi e le gambe. Provvede inoltre alla radicatura dei ca-pelli in nylon, all’infissione de-gli occhi, al trucco dei volti e all’acconciatura.
Il primo ordine di produzione per conto terzi risale al febbraio 1974: la ditta Mattel commis-siona alla Vagliani Giocattoli la fornitura di circa 100.000 bambole (consegnate in scatole da 48 pezzi, confezionate in sacchetti di cellophan trasparente, nude, pettinate e con le cal-ze) tra cui Mary e Lucilla alte tra i 30 e i 37 cm.
Dalla fine del 1974 a tutto il 1976 i forni per la cottura del pvc sono attivi anche per lo stampaggio di parti di bambole per conto delle ditte Furga di Canneto sull’Oglio e Migliorati di Pavone Mella (Brescia). La produzione di tali bambole occupa circa venti persone. Al 1974-1975 risale la realizzazione di tre prototipi di bebè in pvc. Il volto di un bebè viene modellato dall’artista cannetese Fausto Scalvini, mentre gli altri due bambolotti sono ideati e modellati per intero da Ferdinando Medina, di Paruzzaro (Novara), modellista che aveva lavorato in precedenza per la ditta di bambole Ratti e Vallenzasca di Arona (Novara). Tutti tali bebè, tuttavia, rimangono allo stadio di prototipo, non entrando mai in produzione.
Per offrire sul mercato un prodotto nuovo e originale, nel 1976 la Vagliani Giocattoli realiz-za delle miscele di pvc colo-rato per ottenere bambole che abbiano l’aspetto delle vec-chie bambole in biscuit. Anche questo tentativo, però, non va a buon fine: il mercato sta vivendo un periodo di grande difficoltà, anche in virtù del fatto che il petrolio scarseg-gia e, di conseguenza, scar-seggiano anche le materie pri-me per la produzione di bam-bole e giocattoli in pvc.
Per cercare di ampliare l’offerta dei prodotti, la Vagliani Giocattoli nel 1978 inizia la produzione di servizi di cucina per bambini, stampati in polistirolo e metacrilato. Realizza quattro presentazioni: Cocktail set, Breakfast set, Snack set e Lunch & Dinner set. Il design relativo alla confezione in cartone è il medesimo per le quattro scatole, ideate e realizzate dallo studio grafico Piccoli di Milano. La disposizione dei giocattoli, invece, è curata dallo studio Gioco Design di Gino Baioni di Canneto sull’Oglio. Per distinguere visivamente e con immediatezza i quattro prodotti, si ricorre alla gamma dei colori delle scatole, che variano dall’azzurro, al viola, al rosso fino al verde. Nel 1981 tali articoli vengono presentati al Salone del Giocattolo di Milano e la produzione si protrae fino al 1982, quando la ditta Vagliani Giocattoli cessa l’attività di produzione e si trasforma in I.M.T. Impianti Meccanizzati Trasporta-tori.
Vale la pena ricordare anche che per qualche mese nel 1974 la Vagliani Giocattoli lavora per la ditta cannetese Grazioli Giocattoli, realizzando il montaggio di articoli in metallo e materie plastiche. Infine, dal 1974 al 1980 circa, la Vagliani Giocattoli si occupa per conto terzi anche del montaggio di passeggini per bambini per la ditta PEG di Arcore (Milano).